» Il ruolo dell’Inghilterra – documenti  
 


 

 
Inghilterra e Galles. Engraved & printed by W. & A. K. Johnston, Edinburgh William Blackwood & Sons, Edinburgh & London (1861).  

Nessun intervento militare a Napoli

Lo scoppio dei moti a Napoli del luglio 1820 e la richiesta di aiuto di re Ferdinando alle potenze della Santa alleanza indussero Metternich a convocare un Congresso a Troppau, nell’ottobre del 1820, che fu poi spostato a Lubiana nel gennaio del 1821. Al Congresso, però, l’Inghilterra si oppose all’intervento armato nel Regno delle Due Sicilie perché il sistema di alleanze non prevedeva la risoluzione di problemi di politica interna. Con questo dispaccio, del 21 gennaio 1821, Lord Castelreagh, ministro degli Esteri della Gran Bretagna, rende nota la posizione del governo agli ambasciatori inglesi.

Antologia storico-diplomatica, a cura di E. Anchieri, Varese, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, 1941, pp. 25-26.

 

La politica inglese in Italia

Il documento che segue è tratto da una nota che il ministro degli Esteri britannico, Lord Palmerston, scrisse al primo ministro, Lord J. Russell, il 30 luglio 1847. L’analisi di Palmerston si concentrava sulla possibile influenza che i liberali francesi potevano esercitare sull’Italia, definita come la «parte più debole d’Europa», e sul rischio di vedere «l’Austria disfatta» e «la Francia ingrandita».

Antologia storico-diplomatica, a cura di E. Anchieri, Varese, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, 1941, pp. 53-54.

 

La necessità delle “riforme” nel Regno delle Due Sicilie

Il 12 agosto 1847 il ministro degli Esteri britannico, Lord Palmerston, scrisse una nota all’ambasciatore del gabinetto britannico a Vienna, Lord Ponsonby. Dal testo si evince che il governo inglese dichiara la propria volontà di mantenere lo status quo territoriale nella penisola italiana ma, al tempo stesso, auspica che l’Austria si faccia garante di «promuovere le riforme» in alcuni Stati italiani, in particolar modo nel Regno di Napoli.

Antologia storico-diplomatica, a cura di E. Anchieri, Varese, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, 1941, pp. 54-55.

 

Il Memorandum di Lord Russell sul 1848 in Italia

Dopo il proclama di Carlo Alberto di Savoia, del 23 marzo 1848, scoppiano le ostilità tra il Regno sabaudo e l’Impero asburgico. L’Inghilterra iniziò immediatamente la sua opera di mediazione proponendo la cessione della Lombardia al Piemonte. Nel documento riprodotto si legge il pensiero del primo ministro britannico, Lord J. Russell, sugli avvenimenti d’Italia.

Antologia storico-diplomatica, a cura di E. Anchieri, Varese, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, 1941, p. 63.

 

«La negazione di Dio»

Il 17 luglio 1851 Lord Gladstone inviò una lettera al ministro degli Esteri britannico, Lord Aberdeen. La celebre lettera, che definì il Regno delle Due Sicilie come «la negazione di Dio, la sovversione d’ogni idea morale e sociale eretta a sistema di governo», ebbe una vasta notorietà in tutta Europa e contribuì all’isolamento politico e culturale del Regno borbonico. Ne riproduciamo un estratto.

W.E. Gladstone, Lettere due dell'onorevole W.E. Gladstone a lord Aberdeen sui processi di stato del Regno di Napoli, Torino, Ferrero e Franco, 1851.

 

Il Regno di Sardegna si allea con l’Inghilterra e la Francia nella guerra di Crimea

Con questo atto del 10 aprile 1854 si sancisce l’alleanza tra il Regno sabaudo, l’Inghilterra e la Francia per la guerra di Crimea. Il documento è composto di tre parti: l’atto di accessione, la convenzione militare e la convenzione finanziaria.

Antologia storico-diplomatica, a cura di E. Anchieri, Varese, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, 1941, pp. 70-71.

 

Il riconoscimento inglese alla politica di Cavour

Dopo le vittorie garibaldine in Sicilia, l’esercito meridionale sbarca in Calabria, risale velocemente la penisola e arriva a Napoli. Il timore di una marcia di Garibaldi verso Roma convinse Cavour ad organizzare una spedizione militare nelle Marche e nell’Umbria, che si risolse con la battaglia di Castelfidardo, per fermare l’avanzata garibaldina e poi annettere il Mezzogiorno. Nella nota del 27 settembre 1860, inviata dal ministro degli Esteri britannico, Lord Russell, all’ambasciatore a Torino, Sir Hudson, il governo inglese giustifica la politica sarda nel Regno delle Due Sicilie e le sue aspirazioni unitarie.

Antologia storico-diplomatica, a cura di E. Anchieri, Varese, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, 1941, pp. 142-144.

 

Lord Palmerston alla regina Vittoria

Il documento che riproduciamo è la nota, del 10 gennaio 1861, con cui il primo ministro britannico, Lord Palmerston, espone alla regina Vittoria i motivi che hanno ispirato la politica inglese nel Sud Italia nel 1860. Vista l’impossibilità di riforma del Regno borbonico e la naturale avversione inglese per un ritorno di un principe murattiano sul trono di Napoli, la creazione di un Regno d’Italia forte e, soprattutto, autonomo dall’influenza francese era diventata, dopo la vittoriosa spedizione di Garibaldi del 1860, la migliore ipotesi, dal punto di vista inglese, di ridefinizione politica della penisola.

Antologia storico-diplomatica, a cura di E. Anchieri, Varese, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, 1941, pp. 144-145.