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Marisa Borroni e Annie Ninchi, tra le prime annunciatrici della televisione italiana, anni Cinquanta |
L’inserimento delle donne nel mondo del lavoro non è facile, gli uomini non sono disposti facilmente a lasciar loro spazio negli ambiti che sono sempre stati considerati come maschili.
Per le donne è più facile quindi trovare posto nelle nuove professioni, quelle in cui gli uomini non hanno tradizioni e privilegi da difendere.
Sono soprattutto le professioni che nascono con l’industrializzazione, come le segretarie o le annunciatrici televisive, o quelle che nascono dalle nuove scienze, come le psicanaliste.
Ma spesso le donne sono capaci di inventarsi professioni nuove, come quella di organizzatrice di incontri culturali, come Irma Antonetto, o una specializzazione nuova all’interno di un mestiere antico, quello di magistrato: come Francesca Ichino, che si è dedicata alla definizione della politica dell’affido nel nostro paese.
Ma anche di disegnatrici di fumetto, o di profetesse di nuove religiosi esoteriche, e possiamo considerare professioni nuove anche le maestre, donne che si allontanano da casa per lavorare, oltre che, ovviamente, le aviatrici. E c’è anche Elvira Notari, regista e produttrice cinematografica, Maria de Matteis, scenografa e costumista, o le astrologhe, come Lucia Alberti.
Con le nuove professioni, alle donne si sono aperti nuovi spazi di inserimento nel mondo del lavoro, nuovi modi di intervenire attivamente per cambiare la società.
Biografie:
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Libri:
Elena Gianini Belotti, Prima della quiete (2003)
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Film: