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  Maria Callas prova gli abiti alla sartoria Biki, Milano 1958 - Fotografia di Valentino Petrelli. Cinisello Balsamo (MI), Museo di Fotografia Contemporanea

Il 27 gennaio 1949, a Roma nella chiesa di Santa Francesca Romana, Bianca Rosa Welter - in arte Linda Christian - e Tyron Power si promisero amore eterno.

Gli occhi di tutto il mondo non si perdettero nemmeno una scena di quello che all’epoca venne definito il matrimonio del secolo. E, soprattutto, nessuno riuscì a distogliere lo sguardo dallo splendido abito della sposa. Confezionato dalla sartoria delle sorelle Fontana, fu il primo vestito della moda italiana a passare alla storia.

Da quel giorno non solo l’atelier di Zoe, Micol e Giovanna fu frequentato dai nomi più famosi del jet set internazionale (Maria Pia di Savoia, Margaret Truman, Jacqueline Kennedy, Ava Gardner e Audrey Hepburn, tanto per citarne alcuni), ma, più in generale, la moda delle stiliste italiane non arrestò più la sua diffusione internazionale, “disegnando” l'intero Novecento. Bastino – tra gli altri – i nomi di Wanda Ferragamo e Mila Schön.

La loro storia era però era cominciata ben prima di quell'avvenimento memorabile. Tutto era partito con l'inventrice del rosa shocking: Elsa Schiaparelli, la stilista sarda considerata – insieme con Coco Chanel – la più influente creatrice di moda d'inizio Novecento.

Negli anni Quaranta fu quindi la volta della birichina più famosa della Penisola, la sarta Biki (come la chiamò Giacomo Puccini), il cui atelier milanese fu luogo d'incontro di molte personalità della cultura del tempo. Indimenticabile poi, nel secondo dopoguerra, Luisa Spagnoli, che creò molto più che capi in angora e linee di abbigliamento: è a lei che si deve il cioccolatino più famoso della storia, il Bacio. Moda imperitura.

Un percorso di grande successo, dunque, quello delle creatrici italiane. Anche se a tutt'oggi, nonostante tante stiliste siano e siano state donne, risultano ancora attuali i pensieri di Delia nel romanzo di Lia Levi, La sposa gentile. “Ora specialmente, con la moda delle gonne così strette e fascianti che quasi ti imprigionavano le caviglie, non era certo facile correre di qua e di là, come qualcuno forse avrebbe preteso”. Erano gli anni Dieci: certe libertà vanno ancora conquistate. 
 

Biografie:

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Film:

  • Luciano Emmer, Le ragazze di piazza di Spagna (1952)
  • Michelangelo Antonioni, Le amiche (1955)