Generale. Ufficiale del corpo del Genio sardo, nel 1848 organizzò i volontari del Genio lombardo, divenendo maggiore.
Comandante di un battaglione, partecipò alla spedizione di Crimea. Nel 1859 combatté con valore a San Martino e, poche settimane dopo, fu nominato ministro della Guerra in Toscana, rivelando notevoli capacità di organizzatore e di politico.
Al comando di un corpo d'armata, nella campagna del 1866, compì notevoli azioni tattiche nel Friuli. Ma l'azione per la quale lo si ricorda con maggior rilievo fu la spedizione di Roma nel 1870, di cui fu comandante supremo. Più volte deputato, nel 1871 fu senatore; nel 1895 ricevette il collare dell'Annunziata, suprema onorificenza del Regno. Tra le sue pubblicazioni: La liberazione di Roma nell'anno 1870 ed il plebiscito (1889).