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Percorsi » Intellettuali  
 
 


 

  Giovanna Bemporad

Alle donne la vita intellettuale è stata sempre preclusa, tranne poche e significative eccezioni. La loro vita – spesso molto breve, a causa dell'alta mortalità per parto – era completamente assorbita dai doveri materni, per cui raramente potevano dedicarsi agli studi. Fino al 900, l'analfabetismo femminile era infatti molto più alto di quello maschile.

Ma, a partire dall'800, nella nuova consapevolezza che la madre era anche un'educatrice, si cominciò a ritenere necessario fornire qualche rudimento culturale.

Alcune donne poi, partendo da questa base modesta, continuarono gli studi e si spinsero perfino a svolgere professioni che erano sempre state, fino a questo momento, maschili, come quella di scrittore. Nel campo della letteratura, a partire dal XVIII secolo – in Italia un po' più tardi, dal XIX – molte donne si sono affermate, spesso con grande successo.

Ma ci sono state anche donne che si sono impegnate in discipline come la pedagogia, come Maria Montessori, nell'archeologia, come Margherita Guarducci, nell'organizzazione culturale, come Irma Antonetto e Margherita Sarfatti, animatrici di riviste, come Cristina Trivulzio di Belgioioso, fondatrici di movimenti filosofico-religiosi, come la Sonnino De Renzis, psicanaliste escrittrici, come Luciana Nissim, e creatrici di un eroe dei fumetti di grande fortuna, Diabolik, come Angela e Luciana Giussani.

Ma soprattutto sono state brave e prolifiche scrittrici e poetesse, tanto che questo è il percorso che conta il numero maggiore di protagoniste.

 

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