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Percorsi » Cattivi esempi  
 
 


 

  Luisa Ferida nel 1940. Fotografia di Elio Luxardo - Milano, Fondazione 3M

Le donne che hanno assunto una notorietà negativa non sono molte, o almeno non hanno trovato posto in questa raccolta.

Naturalmente, soprattutto per quelle impegnate in politica, ci potrebbe essere una gara di opposte denunce, ma siamo rifuggite da questo tipo di giudizio, che avrebbe fatalmente inserito fra le “cattive” tutte le militanti fasciste e comuniste.

La maggior parte di loro, invece, ha militato credendo in buona fede di farlo per il bene della società, e quindi non possono venire giudicate solo in base al fallimento storico delle utopie a cui hanno creduto.
Se Luisa Casati è stata un esempio di femme fatale, la Gatteschi Fondelli è un modello di donna soldato, che imbraccia le armi contro altri italiani: le mettiamo in questa sezione con un po' di incertezza.

C'è una sola donna veramente cattiva, ed è Luisa Ferida, perché si è personalmente impegnata in torture e delazioni. L'abbiamo però inserita perché la sua vicenda fa comunque parte della storia italiana: con l'accortezza di far scrivere la sua biografia ad Anna Foa, figlia di Lisa Foa che fu torturata dalla Ferida proprio mentre era incinta di Anna.

 

 

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