Filosofo e uomo politico. Scolaro di Antonio Genovesi a Napoli, seguace di Locke e Condillac, acquistò fama con le sue opere giuridiche ed economiche (Riflessioni sulla vendita dei feudi, 1790; Ricerche sul vero carattere della giurisprudenza romana e de' suoi cultori, 1791; Memoria sulla libertà del commercio, 1797). Durante la rivoluzione napoletana del 1799 fu destinato al governo dei due dipartimenti d'Abruzzo; dopo una parentesi di esilio a San Marino, di cui scrisse la storia, si dedicò quasi unicamente a incombenze amministrative. Dal 1823 si ritirò a Teramo.