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I Personaggi Principali » Ruffini Giovanni  
Genova, 1807 – ivi, 1881
 

Figlio della marchesa Eleonora Curlo, di cui Mazzini fu amico devoto. Tra i promotori della congiura contro il governo piemontese del 1833, fu condannato a morte in contumacia.

Esule, passò in Francia, da dove chiese la grazia a Carlo Alberto, con suppliche che il Mazzini ritenne stilate, a sua insaputa, dalla madre. Nel 1848 tornò in patria e venne eletto deputato al Parlamento per il collegio di Taggia.

Fu inviato all'ambasciata italiana a Parigi da Gioberti. Rieletto deputato nel 1849, diede le dimissioni insieme con Gioberti. Rifugiatosi in Inghilterra, scrisse Lorenzo Benoni, or Passages in the Life of an Italian, romanzo, in parte storico e autobiografico, sulla vita ligure-piemontese di allora e sulla Carboneria (Edimburgo 1853). Due anni più tardi uscì Il dottor Antonio, pubblicato contemporaneamente a Edimburgo e a Parigi.

Di materia e di spiriti italiani, vivacemente scritti, quei due romanzi (specialmente il primo, dove il cognome Benoni fu suggerito da Mazzini che vi è figurato nel personaggio di Fantasio) ebbero una certa risonanza anche in Italia e restano un notevole documento di quegli anni.

Nel 1856 l'umoristica caricatura di una famiglia inglese in visita all'Esposizione universale di Parigi piacque molto (The Paragreens on a Visit to Paris) e un buono successo fu riconosciuto ad altri lavori di Ruffini, come Lavinia (1860), Vincenzo (1863), A quiet look in the Jura (1867). Per Donizetti buttò giù in pochi giorni il lepido libretto Don Pasquale (1842).

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