Navigazione: » Italiane » Biografie » Dalla prima guerra mondiale al secondo dopoguerra (1915-1950)
Motore di ricerca

Cerca all'interno
dell'archivio

   Dalla prima guerra mondiale al secondo dopoguerra (1915-1950)
  Dalla prima guerra mondiale al secondo dopoguerra (1915-1950)
Seleziona una lettera:

0-9 A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
  Gli articoli più visualizzati
Bandiera Italiana
  Sito ottimizzato
Ottimizzazione

Sito ottimizzato per una risoluzione di 1024x768px o superiori.

Browser/applicazioni consigliate

  • Firefox 3+
  • Crome - tutte le versioni
  • Internet Explorer 7+
  • Opera 9+
  • Safari 5+
  • Adobe Acrobat Reader o altro lettore pdf (per visualizzazione documenti)
 

Dalla prima guerra mondiale al secondo dopoguerra (1915-1950) » Pertici Pontecorvo Adelina  
1888 - 1981
 


 

 
Dal libro di Maria Bandini Buti, Enciclopedia biografica e bibliografica italiana: poetesse e scrittrici, vol. II, Roma 1942  

E' sorprendente che nel 1936 una musicologa si sia occupata di un problema di “genere” nell'ambito della musica lirica e sia riuscita a pubblicare uno scritto dal titolo La donna nella musica di Puccini. L'autrice dello scritto, il cui contenuto è per l'epoca sicuramente originale, per non dire innovativo, fu la prima donna-notaio italiana: Adelina Pontecorvo Pertici.

Il titolo di notaio e le responsabilità che derivano dall'esercizio del notariato apparivano in Italia, nel 1919, inadatti ad una donna. Il notaio è un pubblico ufficiale che per legge riceve e pubblica atti tra vivi ed atti di ultima volontà, attribuisce ad essi pubblica fede (sono incontestabili fino a querela di falso), ne cura il deposito e ne rilascia le copie.

Adelina Pontecorvo Pertici nata a Roma, si laureò in giurisprudenza nel 1913. La legge del 17 luglio 1919 n. 1176, recante “Disposizioni sulla capacità giuridica della donna”, abolì alcune preclusioni per le donne che, per esempio, poterono accettare eredità e donazioni. In precedenza, anche se si fosse trattato di lasciti e donativi provenienti dai propri genitori, ogni donna, per entrarne in possesso, doveva avere l'assenso del marito, il quale ultimo poteva, a suo piacimento, negarlo.

Adelina Pertici, che nel 1921 sposò il capitano degli Arditi Remo Pontecorvo ed ebbe due figli, con l'entrata in vigore della legge 17 luglio 1919 si ritenne in diritto di partecipare a tutti i concorsi pubblici per i quali era richiesto come titolo di studio la laurea in giurisprudenza. E così avendo compiuto la prescritta pratica biennale e superati gli esami, Adelina Pertici in Pontecorvo chiese di essere iscritta nell'albo dei Notai, ed il Consiglio dell'Ordine notarile di Roma accolse la domanda all'unanimità. Ma il procuratore del Re si oppose a tale iscrizione, e ne seguirono vicende processuali finché la Pertici ottenne la convalida dell'iscrizione, riuscendo così ad essere la prima donna notaio.

L'avvocatessa Pontecorvo Pertici chiese anche di essere iscritta fra i giurati, ma la sua domanda non venne accolta. Non dimentichiamo che in Italia si dovette aspettare il 1963 perché una legge specifica permettesse l'ingresso in magistratura delle donne.

Utilizzando la legge del 1919 sulla «capacità giuridica della donna», la signora Pontecorvo prese parte ai concorsi pubblici per laureati in giurisprudenza.

Partecipò ad un concorso nell'ottobre 1919 presso il ministero degli Esteri riuscendo vincitrice tra i primissimi con un grado parificato a quello di addetto consolare e rassegnò, dopo un anno, le sue dimissioni, motivate per lasciare il posto ad un combattente. Nel novembre 1919 aveva partecipato ad un concorso all'allora ministero dell'Agricoltura Industria e Commercio, ottenendo il grado di segretario e diventando la prima donna d'Italia assunta in un ministero nella categoria direttiva.

Istituito nelle scuole professionali un corso di «legislazione del lavoro» le venne offerta la cattedra alla Scuola Margherita di Savoia e pubblicò le sue lezioni in un volume: Elementi di legislazione del lavoro (Paravia, 1918). Ricoprì il grado di Primo Segretario nel ministero delle Corporazioni essendosi sempre precipuamente occupata di tutto quanto riguardava il lavoro delle donne e dei fanciulli.

Per il Consiglio delle Donne Italiane compilò un'accurata monografia Sul lavoro a domicilio. Sul Giornale della Donna sono stati pubblicati interessantissimi articoli su La fatica professionale e su L'Ispettorato femminile del lavoro.

La Pertici Pontecorvo scrisse articoli, novelle e saggi tra cui, assai importante, quello sopra indicato su La donna nella musica di Puccini; fu essa stessa musicista ed eccellente conferenziera.

Durante la guerra ottenne un attestato dal ministero degli Interni per la sua attività a favore dei profughi. Morì a Roma, ultranovantenne, nel 1981.

Anna Ruggieri

   Stampa